Italo Calvino – Viaggi e vacanze
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Ogni viaggio ti lascia sempre un ricordo, un ricordo che può essere sia bello che brutto rivedendo la locazione sia in foto o dal vivo, anche con il passar del tempo ti immagini sempre nel posto in cui sei stato. E ti ritornerà in mente ciò che avevi fatto in passato in quel determinato posto con quella determinata persona.
La morte sta nascosta negli orologi (…) è il tempo, il tempo della individuazione, della separazione, l’astratto tempo che rotola verso la sua fine.
I viaggi sono appendici del nostro destino.
Ancora a scrivere frasi fatte al computer per questo concorso? O speri nel premio in libri, da leggere in una futura vacanza, o sogni addirittura i 500 euro, per un week end in più. Insomma, non hai alcuna idea seria di viaggi e vacanze, altrimenti staresti già “on the road”!
Non può tornare chi non è mai partito, perché il suo viaggiare è stato un eterno restare.
Viaggiare da “soli”, ti dà il dono di creare qualsiasi rapporto umano o, un qualcosa di materiale, partendo completamente dallo zero più assoluto.