James Joyce – Stati d’Animo
Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l’immensa responsabilità dell’agire e del giudicare.
Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l’immensa responsabilità dell’agire e del giudicare.
Le ferite dell’anima sono quelle più dolorose, benché sanguinano abbondantemente nessuno le vede e questo porta a morire lentamente, come una sorta di emorragia invisibile!
Ogni giorno giungerà al tramonto, che tu lo voglia o no! Terminerà, bello e brutto che sia, sempre in ogni circostanza. Non scoraggiarti, sappi che nessun ostacolo ha mai vinto e sconfitto la speranza. Quindi, lotta e impara che il modo più semplice per vivere è non disperare ma combattere e pazientare! Ogni cosa avrà la sua giusta destinazione, prima o poi!
Guardando il mare, è in questo elemento che ritrovo me stessa, e, nella sua peculiarità di calma e tumulti i moti della mia anima, il mio, a volte ermetico altre cristallino, modo di essere, il mio modo di amare mai legato agli argini, il mio profondo e radicato rinnovarmi mantenendo inalterati nel tempo quei valori della vita che hanno reso e rendono autentici e puri i “sentimenti” quelli che, nonostante troppe volte, hanno incontrato riscontri inadeguati, continuano ad essere il solo motore della mia esistenza.
È così strano accorgersi che esistono i padroni del cuore, così com’è strano che crediamo di essere liberi quando siamo persino schiavi dei nostri stessi pensieri.
A volte sarei capace di fare le valigie all’istante e andarmene per la tanta ipocrisia che c’è in giro, ma poi mi rendo conto che ovunque io vada è sempre la stessa cosa, per quanto ogni essere umano è diverso dall’altro, è sempre la stessa cosa.
Ho una naturale avversione per i soggetti incomprensibili, non i pazzi, quelli mi piacciono, verso quelle persone che non sanno ne di carne e ne di pesce e neanche di verdura.
Le ferite dell’anima sono quelle più dolorose, benché sanguinano abbondantemente nessuno le vede e questo porta a morire lentamente, come una sorta di emorragia invisibile!
Ogni giorno giungerà al tramonto, che tu lo voglia o no! Terminerà, bello e brutto che sia, sempre in ogni circostanza. Non scoraggiarti, sappi che nessun ostacolo ha mai vinto e sconfitto la speranza. Quindi, lotta e impara che il modo più semplice per vivere è non disperare ma combattere e pazientare! Ogni cosa avrà la sua giusta destinazione, prima o poi!
Guardando il mare, è in questo elemento che ritrovo me stessa, e, nella sua peculiarità di calma e tumulti i moti della mia anima, il mio, a volte ermetico altre cristallino, modo di essere, il mio modo di amare mai legato agli argini, il mio profondo e radicato rinnovarmi mantenendo inalterati nel tempo quei valori della vita che hanno reso e rendono autentici e puri i “sentimenti” quelli che, nonostante troppe volte, hanno incontrato riscontri inadeguati, continuano ad essere il solo motore della mia esistenza.
È così strano accorgersi che esistono i padroni del cuore, così com’è strano che crediamo di essere liberi quando siamo persino schiavi dei nostri stessi pensieri.
A volte sarei capace di fare le valigie all’istante e andarmene per la tanta ipocrisia che c’è in giro, ma poi mi rendo conto che ovunque io vada è sempre la stessa cosa, per quanto ogni essere umano è diverso dall’altro, è sempre la stessa cosa.
Ho una naturale avversione per i soggetti incomprensibili, non i pazzi, quelli mi piacciono, verso quelle persone che non sanno ne di carne e ne di pesce e neanche di verdura.
Le ferite dell’anima sono quelle più dolorose, benché sanguinano abbondantemente nessuno le vede e questo porta a morire lentamente, come una sorta di emorragia invisibile!
Ogni giorno giungerà al tramonto, che tu lo voglia o no! Terminerà, bello e brutto che sia, sempre in ogni circostanza. Non scoraggiarti, sappi che nessun ostacolo ha mai vinto e sconfitto la speranza. Quindi, lotta e impara che il modo più semplice per vivere è non disperare ma combattere e pazientare! Ogni cosa avrà la sua giusta destinazione, prima o poi!
Guardando il mare, è in questo elemento che ritrovo me stessa, e, nella sua peculiarità di calma e tumulti i moti della mia anima, il mio, a volte ermetico altre cristallino, modo di essere, il mio modo di amare mai legato agli argini, il mio profondo e radicato rinnovarmi mantenendo inalterati nel tempo quei valori della vita che hanno reso e rendono autentici e puri i “sentimenti” quelli che, nonostante troppe volte, hanno incontrato riscontri inadeguati, continuano ad essere il solo motore della mia esistenza.
È così strano accorgersi che esistono i padroni del cuore, così com’è strano che crediamo di essere liberi quando siamo persino schiavi dei nostri stessi pensieri.
A volte sarei capace di fare le valigie all’istante e andarmene per la tanta ipocrisia che c’è in giro, ma poi mi rendo conto che ovunque io vada è sempre la stessa cosa, per quanto ogni essere umano è diverso dall’altro, è sempre la stessa cosa.
Ho una naturale avversione per i soggetti incomprensibili, non i pazzi, quelli mi piacciono, verso quelle persone che non sanno ne di carne e ne di pesce e neanche di verdura.