Jean-Paul Malfatti – Abitudine
È più facile per un italiano gesticolare senza parlare che parlare senza gesticolare!
È più facile per un italiano gesticolare senza parlare che parlare senza gesticolare!
Ci sono dei regali che non sono semplici regali. Essi sono accompagnati da energie positive che ci servono per affrontare le vicissitudini della vita con più forza e più tenacia di prima.
Non sono un finocchio; sono gente, sono gay, ma non per questo un pinocchio dell’arcigay.
Non si può dissertare su certi temi senza l’uso di parole o espressioni popolarizzati dai mezzi di comunicazione di massa o dalle maggioranze contro le minoranze di qualsiasi tipo e natura, anche se esse possono suonare offensive o denigratorie, il che non è il caso della parola “gay”, che almeno per me suona invece dolce, simpatica, fiorita e soprattutto molto naturale.
Quando il cuore sussurra, l’anima lo sente non solamente più vicino a sé, ma dentro di sé.
Perché scrivo…Scrivere, per me, è aprire i cassetti della memoria, dove ho riposto tante cose, nonostante la mia giovinezza… Scrivere mi fa molto spesso fuggire da questo mondo crudele e caotico senza morire… Un mondo troppo materialista, fatto di apparenza ed esteriorità, in cui si è, soltanto se si ha qualcosa… Un mondo indifferente ed egoista che non da più speranze e futuro a noi giovani… Un mondo che non ha nessun rispetto né per gli anziani, né per la salute, né per la natura. E, prima di finire, faccio mie le parole di Luca de Pieri: “Sono giovane e pieno di entusiasmo e scrivere per me è un modo per fare uscire le emozioni e le sensazioni che ho dentro; per questo motivo mi definisco più un paroliere che un poeta…”
Sto bene quando sento che stai bene.Sono felice quando vedo che sei felice.Noi: troppo uguali, troppo diversi.