Jean-Paul Malfatti – Abitudine
Ogni tanto mi domando se domandare di continuo è, o può diventare, un vizio di cui non si può fare a meno.
Ogni tanto mi domando se domandare di continuo è, o può diventare, un vizio di cui non si può fare a meno.
L’abitudine è quotidianità, se viene a mancare ci perdiamo anche fra le pareti di casa.
Qualcosa che manca. Qualcosa che manca è il pezzo mancante, è un vuoto in mezzo alla pancia. Quando qualcosa manca è tutto a metà, si ride per metà, si vive a metà, si sogna a metà. Quando qualcosa manca è come se una briciola pesasse più del mondo intero.
Nella nostra società si è sviluppata una sorta di abitudine, quella di disdegnare le percezioni. Il pensiero è indissolubilmente legato alle emozioni. Unendo le due cose si ottiene un pensiero collettivo scialbo, che a sua volta crea un mercato del sentimento sempre più vario, supportato da assuefatti sempre più poveri.
Non basta comprendere, si deve prendere atto. Questo è sempre molto difficile, perché la maggior parte vede legge e comprende, ma poi non capisce che è proprio così.
A chi non è sordo mezzo silenzio basta.
“Presenze inopportune”quanti, per sostenere fragili alibi di… rientri o impegni di lavoro si sacrificano al dovere coniugale su cenci (donne) trasandati e tutt’altro che… fragranti!Quante, per non urtare la suscettibilità di personalità già alienate da appuntamenti disattesi… giacciono fingendo uno sballo di piacere e abbandono perché l’espressione della rassegnazione si confonde, al buio, con quella dell’estasi…!