Jean-Paul Malfatti – Sogno
C’è chi dice che io viva con la testa sulle nuvole e che dovrei smetterla di sognare l’impossibile. Ma perché lo sarebbe? Perché ho il coraggio di andare ogni tanto contro corrente e di credere ancora nei miei sogni?
C’è chi dice che io viva con la testa sulle nuvole e che dovrei smetterla di sognare l’impossibile. Ma perché lo sarebbe? Perché ho il coraggio di andare ogni tanto contro corrente e di credere ancora nei miei sogni?
Il valore di un sogno è dato dal numero di no che sei disposto a ricevere prima di realizzarlo.
Ci attacchiamo ai sogni per ciò che vorremmo vivere nella realtà ma resteranno sempre e comunque sogni, e prima o poi ci sveglieremo con l’amaro in bocca per non poterli realizzare ma, grazie ai sogni possiamo viaggiare nella fantasia e smorzare quei momenti di tristezza che ci inondano il giorno e la notte, non smettiamo mai di sognare.
Me ne frego delle regole della metrica, potrebbero bloccare il fluire dei miei pensieri fuori dalla mente. Forse è proprio per questo che tendo a scrivere molto più in prosa che in versi.
In mezzo al mio lavoro quotidiano, opaco, uguale e inutile, mi appaiono visioni di fuga, immagini sognate di isole lontane, paesaggi d’altri tempi, altri sentimenti, altro io. Ma riconosco che se avessi tutto questo, niente di questo sarebbe mio. Mi piace vivere la contrapposizione tra sogno e realtà, consapevole che il sogno nel sogno non può esistere.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
E ci accorgiamo che i cassetti sono bui, e difficili da aprire dall’interno. Ci buttassimo nell’abisso coi nostri sogni, avremo la possibilità di ritrovarli e spiccare volo verso la luce.