Jean-Paul Sartre – Paradiso & Inferno
L’inferno sono gli altri.
L’inferno sono gli altri.
L’Essere umano è libero proprio perché è a se stesso insufficiente perché è costantemente sottratto a se stesso. L’uomo è libero perché non è se stesso ma presenza a se stesso. Un essere che fosse ciò che non è non potrebbe esser libero. Abbiamo visto infatti come per la realtà umana esserci significa scegliersi… Essa è totalmente abbandonata (e senza rimedio alcuno) alla ineliminabile necessità di farsi essere anche nel più piccolo particolare. E perciò la libertà non è un essere, ma l’essere dell’uomo.
Il nostro fine è la nostra fine, non ci sono altre alternative. Dite che ho poca fantasia, beh allora non andrò in paradiso, ma voi però andrete all’inferno.
Nel caso che qualcuno degli Osceni di Dio si renderà colpevole di qualche piccola sparizione, e sa di cosa parlo, può scommettere tranquillamente sulla Madre che i suoi finiranno in un inferno tale che Gli invocheranno supplicando e gridando il suo peggiore, tremendo e caldo degli inferni, al confronto un paradiso misericordioso, senza ottenerlo. Ne sarà direttamente responsabile. È una minaccia/promessa.
Strappo e cerco di sradicare parole e pensieri dal profondo del mio cuore, ma ogni volta rinascono e ritornano a tormentarmi, a farmi dannare, sembrano rinascere, rigenerarsi come per qualche oscuro incantesimo lanciato da una maledetta strega, ogni volta e all’infinito. Non svaniranno mai qualunque cosa io faccia… una maledizione.
Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri.
Non cercare il paradiso altrove quando ce l’hai già!