Jean Paul Schemeil – Stati d’Animo
Ed è solo quando soffriamo, che ci ricordiamo di essere dei poveri e semplici esseri umani.
Ed è solo quando soffriamo, che ci ricordiamo di essere dei poveri e semplici esseri umani.
Quando la notte ti è accanto tutto tace, e il suo ricordo perdura nelle profondità dell’anima.
Quante volte indosserò la maschera del tutto va bene, quella della moglie perfetta e della famiglia del mulino bianco. Già, un bell’applauso anche oggi, ridevo mentre dentro urlavo e mentre ti guardavo morivo sempre un po’. Applauso a questa vita mia dove la finta felicità vale la perdita del mio cuore.
Ho sempre seguito il mio cuore, ma in un modo o nell’altro riusciva a seminarmi.
Come il polmone prende l’aria, la filtra, la trasforma, purifica il sangue ed ossigena il cuore, così facciamo noi ogni giorno, attraverso le emozioni. Prendiamo il peggio ed il meglio di noi stessi, degli altri, lo filtriamo con i sentimenti e, dall’interiorità dell’anima, lo rimandiamo al mondo, cambiandolo con un ritmo pulsante, come il respiro.
Come può la maggior parte della gente sopportare di essere nati senza volerlo, dovere seguire il processo della vita e poi morire senza volerlo ma sopratutto come fa la gente a vivere sapendo che un giorno dovrà morire? Come si può dire che la vita non è assurda? Con tutte le cose che potevano nascere proprio questa esistenza banale? Perché? Come può essere questo un opera divina? Qui stiamo ai deliri! È la cosa più tragica è che non si può fare niente per cambiarla!
Ci sono momenti in cui devi prenderti una pausa da tutto quello che ti gira intorno e anche da te stessa.