Jean Paul Schemeil – Stati d’Animo
Il leggero soffio del vento trafigge il mio cuore, quel cuore gelato dall’inverno, che non vive, che non ricorda, ma soffre. Ed ecco, primavera.
Il leggero soffio del vento trafigge il mio cuore, quel cuore gelato dall’inverno, che non vive, che non ricorda, ma soffre. Ed ecco, primavera.
Siamo così forti, così vulnerabili.
Ho un filo arrugginito dentro, cortocircuito di emozioni, desideri, pulsioni, fobie. Ho un marchingegno innescato male, il rame dentro ad un involucro rosso ed uno blu, devo solo decidere quale recidere, un colpo di tenaglia deciso e speriamo di non esplodere. Sono una mina vagante, una miccia dentro ad una custodia ed un serbatoio laterale con la polvere da sparo e faccio il kamikaze in giro, pericolosa, senza attenuanti, senza ritegno.
Finché siamo capaci di esternare i nostri sentimenti qualche speranza di salvezza ci resta.
Quando vuoi la libertà ti ritrovi a non averla. Quando invece ce l’hai, non puoi condividerla con chi vorresti.
Solo nel momento del dolore e della disperazione puoi capire se esiste chi tiene veramente a te!
La vita si vive, si attraversa, si assapora, si combatte come un estremista, ci si lascia scoppiare per ricomporsi sotto forme inaspettate e vincenti.