Jim Morrison (James Douglas Morrison) – Stati d’Animo
Le facce sembrano minacciose quando sei solo.
Le facce sembrano minacciose quando sei solo.
Non voglio vivere odiando, ecco perché vado via da chi non riesco a perdonare. Preferisco le assenze scelte ai sorrisi compiacenti.
Sono forte ma allo stesso tempo sensibile, sono tosta ma allo stesso tempo fragile, sono dolce ma sò essere dura e scontrosa con chi non merita la mia dolcezza, so amare in modo smisurato ed odiare nella maniera peggiore, sono una semplice persona con i suoi lati buoni e cattivi, non per questo sono migliore o peggiore di qualcuno.
E quando arriva la sera c’è silenzio nel mio cuore, un silenzio che mi fa sognare, mi accarezza l’anima e mi fa sperare che ogni mio pensiero arrivi a te, lieve è la mano con cui ti accarezzo, tenero è l’abbraccio con cui ti stringo, forte e l’amore che nutro per te.
L’estremo del dolore, come l’estremo della felicità, muta l’aspetto di tutte le cose.
Allora, tu dici che le tue ossessioni sono dure a morire? È questo che sono gli uomini? Ossessioni? Non ti viene mai voglia di dare un taglio al gioco del dolore e della caccia e degli scacchi e delle corna? Non riesci a formulare un giudizio di valore? Non riesci a scegliere qualcuno? Qualcuno accanto a cui coricarti e guardare il soffitto e ascoltare musica, fumare sigarette, parlare, ridere e lasciarti andare? Non ti farebbe sentire bene il fatto di diventare qualcosa? Cazzo. Qualcuno dovrebbe esserci. Una persona per un’altra persona, anche se dovessi essere tu stessa. È su questo che sto lavorando: me stesso per me stesso, piano piano, e poi forse potrò aprire la porta a qualcun altro.
Ogni mattina apriamo le finestre della nostra mente, come facciamo con quelle di casa: dare ossigeno ai pensieri è importante quanto darlo ai polmoni.