Joanne Kathleen Rowling – Libri
Silente: Si, Riddle era pronto a credere di essere “speciale”, Harry.Harry: Lei lo sapeva allora?Silente: Di aver incontrato il più pericoloso mago oscuro di tutti i tempi? No.
Silente: Si, Riddle era pronto a credere di essere “speciale”, Harry.Harry: Lei lo sapeva allora?Silente: Di aver incontrato il più pericoloso mago oscuro di tutti i tempi? No.
Il mio scritto è un modo semplice, elementare senza pretese, ma spero che queste mie parole arrivino al destinatario, carezze al tuo cuore, risvegliando l’amore dentro la tua anima, per farti assaporare la frescura di una lacrima di gioia che dagli occhi scende e tra le tue mani riposa.
Gandalf avvicinò la sedia al capezzale e osservò Frodo da vicino. Il suo viso aveva ripreso colore, e gli occhi erano limpidi e del tutto svegli e coscienti; stava sorridendo, e pareva perfettamente ristabilito. Ma gli occhi dello stregone vedevano un leggero cambiamento, come fosse una lieve trasparenza in lui e soprattutto nella sua mano sinistra posata sul copriletto.”Era da aspettarsi”, disse Gandalf parlando a se stesso. “Non è nemmeno a metà strada; e come sarà alla fine neanche Elrond può prevederlo. Non penso però che diventerà malvagio; forse sarà soltanto un bicchiere empito di una limpida luce, visibile agli occhi meritevoli”.
Se non ti fidi di me, se credi che io non conosca l’effetto che ho su di te, che non sappia fin dove posso spingermi, fin dove posso portarti se non sei in grado di essere onesta con me, allora è meglio che lasciamo perdere.
So che non sarà fecile per te, Jacob.Lo capisco più di quanto tu creda.Lei non mi piace, ma… è la tua Sam.È tutto ciò che vuoi. Tutto ciò che non puoi avere.
Il mondo… questo grosso essere assurdo. Non ci si poteva nemmeno domandare da dove uscisse fuori, tutto questo, né come mai esisteva un mondo invece che niente. Non aveva senso, il mondo era presente dappertutto, davanti, dietro. Non c’era stato niente prima di esso. Niente. Non c’era stato un momento in cui esso avrebbe potuto non esistere. Era appunto questo che m’irritava: senza dubbio non c’era alcuna ragione perché esistesse, questa larva strisciante. Ma non era possibile che non esistesse. Era impensabile: per immaginare il nulla occorreva trovarcisi già, in pieno mondo, da vivo, con gli occhi spalancati, il nulla era solo un’idea nella mia testa, un’idea esistente, fluttuante in quella immensità: quel nulla non era venuto prima dell’esistenza, era un’esistenza come un’altra e apparsa dopo molte altre.
Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me, come hai arricchito la mia vita. […] Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l’albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia. “