José Narovsky – Morte
Il suicidio non solo toglie la vita… ferisce!
Il suicidio non solo toglie la vita… ferisce!
Non piangete, quando io non ci sarò più…Sorridete invece, pensandomi…Perché i momenti felici trascorsi insieme,Quelli, non li toglierà nessuno…
La morte non può essere combattuta, non possiamo vedere in lei una fatale nemica; la morte è troppo forte, più la si combatte e più lei si diverte.
Solo scoprendo noi stessi e soffrendo le nostre pene potremo morire serenamente.
Dicono che per tutti presto o tardi arriva “il carro della morte” che in quella “notte” spiriti e anime cantano un motivo strano, fatto solo di urla e lamenti, dicono che quella “notte” è sul confine tra incubo e realtà, dicono che succede quando meno te lo aspetti, e che dopo saliti su “quel carro” non si può più scendere!
Quando per loro fu giunta l’ora di guadare il fiume della morte, si recarono entrambi alla riva. Le ultime parole de Signor Sconforto furono: “Addio notte, benvenuto giorno!” Sua figlia entrò nell’acqua cantando, ma nessuno comprese il suo canto.
Ognuno deve morire, è vero, ma io ho sempre pensato che sarebbe stata fatta un’eccezione nel mio caso. E ora, che succede?