Jules Renard – Lavoro
Quella letteraria è l’unica professione in cui nessuno ti considera ridicolo se non guadagni del denaro.
Quella letteraria è l’unica professione in cui nessuno ti considera ridicolo se non guadagni del denaro.
Per fare in modo che una persona dia il meglio di sé nel lavoro, bisogna motivarla non con la paura e l’intimidazione, ma dandole ispirazione, incoraggiamento e il dovuto rispetto.
Erano in tre e si doveva eseguire un lavoro; il più forte decise che avrebbe diretto le varie fasi dell’esecuzione, il più furbo disse che avrebbe controllato il buon esito dell’operazione e al più debole non rimase altro che iniziare.
Tanto il mio lavoro è inutile, diciamo futileessenzialmente rimovibile, sostituibileregolarmente ricattabile, il mio lavoroè bello come un calcio all’inguine dato da un toro.Il mio lavoro è roba piccola fatta di plasticache piano piano mi modifica, mi ruba l’animadice: “il lavoro rende nobili”, non so può darsisicuramente rende liberi di suicidarsi.
Chi lavora con le mani è un operaio; chi lo fa pure con il cervello è un artigiano; chi vi aggiunge il cuore è un artista.
Per qualcuno il “dolce far niente” è in realtà un far niente molto amaro.
Nessuna [ndt. ricerca di mercato]. Non è il lavoro dei consumatori sapere quello che vogliono.