Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Musica
Musica: tu ci hai insegnato a vedere con l’orecchio e a udire con il cuore.
Musica: tu ci hai insegnato a vedere con l’orecchio e a udire con il cuore.
Cercherò amore, l’amore e tutto quello che da te non ho!
Sono una prostituta della musica.
Mi riscaldi sai? È questione di attimi, di sensazioni impercettibili. Sei fatta così. Delicata, entri nel cuore, ma non di prepotenza, nessuno può tenerti fuori. È un qualcosa di bellissimo. Ti propaghi dentro l’anima, calda, delicata, dolce, forte, coraggiosa e arrivi fino alle labbra. Ed ecco che sorrido e piango. Piango perché mi dai quella gioia così perfetta che so che non durerà per sempre, ma solo per un attimo, che è destinata a sparire. Torni sempre però, è questo che mi sconvolge. Torni da me, ondate di dolcezza, ondate di gioia. Nessuno è mai tornato da me, ma tu sì. Sei con me sempre. Voglio dedicarti la mia vita. Ti prego prenditi la mia vita, prendila con te, portami via con te, non lasciarmi. Ho bisogno di te, ti prego non andare via. Ti prego, ti amo, ti prego, ho paura a saperti lontana, non vivo senza te.
Le parole di una canzone sono un po’ come il cielo, alcuni le vedono solari, altri le vedono grigie e scolorite.Per me sono lampi di temporale, non si sa mai chi colpiranno e quante volte lo faranno.
I lunghi singhiozzi dei violini d’autunno feriscono il mio cuore d’un monotono languore.
Quando sei triste, guarda un’altra volta nel tuo cuore, e vedrai che in verità stai piangendo per quello che è stato il tuo diletto.