Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Stati d’Animo
I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.
I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.
La follia è la dimostrazione che qualcosa di imperscrutabile si cela negli abissi della nostra esistenza.
Odio me stesso… Si dice che l’odio derivi dall’invidia, bhè allora cosa dovrei pensare? Invidio me stesso, ma mi odio… Non è un controsenso, oppure no?
L’invidia è un tormento che provano solo le persone infelici.
Non me ne frega niente, non mi interessa più niente ormai. Mi ritengo una persona che può permettersi dicamminare a testa alta, e chi come me può permetterselo non può lasciarsi fare a pezzi dalle parole dichi sa solo illudere. Io fatta di piccole cose semplici ma vere non posso permettere a chi non conosce sentimento di prendersi gioco dei miei.
Fingere simpatia per nascondere l’antipatia che provo per qualcuno non è da me. In alcuni casi sono davvero un libro aperto.
Il cuore vede e non perde tempo a scalpitare, mentre la mente sta ancora aspettando di guardare.