Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Stati d’Animo
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Dinanzi allo specchio siamo i soli a guardarci dentro.
Ogni vincolo è costrizione e sollievo.
Nel mare della vita, gli errori tornano sempre a galla, mentre noi indifesi, cerchiamo di non affondare.
Mi piace chi mi fa ridere, chi mi fa pensare, purtroppo amo chi mi fa soffrire…
Mi piacciono le persone folli. Profumano di vita.
Io di certezze ci vivo. Con loro ci pianifico il domani. Di loro ci faccio cuscino e materasso per dormire. Non ho coperte se non fatte di verità. Il mio cielo è un cielo fatto di stelle chiamate fiducia. Io non vivo di prepotenze, di rivincite e nemmeno di vendette. Vivo di acqua che scorre libera, a volte fredda altre volte temperata. Vivo di pioggia che ho imparato a lasciar scorrere sulle mie spalle in alcuni casi e in altri a lasciarla trapelare sotto gli abiti, fino alla pelle, fino alle ossa e anche fino all’anima se necessario. Non guardare la mia strada, ma guarda altrove se non è sotto il mio stesso cielo che vuoi camminare.