Klara Erzsebet Bujtor – Morte
“Quando sarò silenzio” tra silenzi eterni, cercherò uno sospiro a che aggrapparsi per far sentire la mia immensa solitudine.
“Quando sarò silenzio” tra silenzi eterni, cercherò uno sospiro a che aggrapparsi per far sentire la mia immensa solitudine.
Chi è umile, conosce i suoi limiti e non li oltrepassa…
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo persino il becchino sia triste.
Sentii ciò che sentiamo quando muore qualcuno: l’angoscia, ormai inutile, che non ci sarebbe costato niente essere stati più buoni.
O morte, com’è amaro il tuo pensiero per l’anziano che guarda al tuo volto in ogni suo momento, ben consapevole che tu sei unica certezza, di una vita vissuta attraverso tanti falsi momenti.
Ai vivi si deve del rispetto: ai morti non si deve altro che la verità.
La Morte non è altro che l’epifora dell’anafora riguardante la Vita.