Laila Andreoni – Tristezza
L’inverno accarezza la terra e con il suo candido mantello l’avvolge. È il suo abbraccio.
L’inverno accarezza la terra e con il suo candido mantello l’avvolge. È il suo abbraccio.
Sinceramente non lo so. No proprio. Troppa confusione adesso. Ma credo fermamente, lo sento dentro che qualcosa di buono siamo stati io e te. Insieme. Qualcosa di pulito ti avrò lasciato, dentro. Qualcosa che ancora ti scuote. Che ti fa tremare. Malinconia? Tristezza? Non so. Spero che ancora qualcosa di me ti sia rimasto “addosso”.
Il Dolore è la Pietra che Dio ti offre per Scolpire la Tua Opera d’Arte.
E continuerò a passare il tempo a chiedermi dove sono andati a finire i nostri “per sempre”.
Certi pensieri pesano tanto, troppo per chi oramai è stanco di camminare sempre chinato dal dolore per non mostrarsi con gli occhi pieni di lacrime.
Dolore chiama dolore. È l’unico codice che entra a far parte del soliloquio che imbastiamo con noi stessi; il cuore è schizofrenico, si spacca in due tra il male che ci ha causato il nostro grande amore ed il male che perpetuiamo a nostre spese da soli per trovare continuità di senso e parola e sentirci ancora vicini nel paradosso. Il nostro grande amore, quello che ci ha lasciato, ma resterà dentro per sempre, lì sulla soglia della porta delle emozioni più belle, appoggiato allo stipite del desiderio, un piede all’inferno, l’altro in paradiso.
Ho abbandonato la lotta con me stesso, ed ora mi ritrovo triste, in una situazione poco piacevole e con una forma fisica pessima. Non fatelo mai, combattete per ottenere i migliori risultati.