Lailly Daolio – Vita
Sono sempre pronta a tutto, niente e nessuno mi spaventa, né mi piego, né mi spezzo, combatto per le mie ragioni e per chi amo senza remore o esitazioni.
Sono sempre pronta a tutto, niente e nessuno mi spaventa, né mi piego, né mi spezzo, combatto per le mie ragioni e per chi amo senza remore o esitazioni.
Nel momento in cui ti chiedi quale sia il senso della tua vita probabilmente lo hai appena perso.
Sono quella ragazza che quando va in giro con gli “amici” il marciapiede è sempre troppo stretto.
E inaspettatamente ti scontri con un’anima che sa ricostruire quel cuore sbriciolato dalla miriade di anime distruttive che l’hanno volontariamente calpestato.
Le bambine rimaste molto da sole da grandi sono donne irresistibili. Così sono le sirene. Si vedono la sera a certe latitudini nuotare nell’acqua fluorescente la pelle dolce, d’incanto e sotto di rame. A volte, di giorno escono dall’acqua, restano ferme all’ombra sotto i portici e sentono rifiorire il rimpianto.
Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d’orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d’azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l’avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro.
Il vero viaggio che non termina mai, è quello di un cuore colmo di sogni.