Davide Bassi – Lavoro
Credevo di cambiare il mondo, ora mi affanno per cambiare il conto.
Credevo di cambiare il mondo, ora mi affanno per cambiare il conto.
Quando in un’azienda una persona è indispensabile, vuol dire che l’azienda è organizzata male.
Un buon ingegnere deve usare la massima semplicità progettuale infatti tutto ciò che non c’è non si rompe.
Come sia possibile sopportare la vera e profonda noia di non fare con scrupolo tutto ciò che si fa, foss’anche battere un chiodo, è difficile spiegarlo.
C’è la diffusa tendenza da parte delle imprese, a considerarti un beneficato, per la sola ragione che pagano il tuo lavoro.
Se gli uomini hanno la capacità di inventare nuove macchine che tolgono lavoro ad altri uomini, hanno anche la capacità di rimetterli al lavoro.
Il lavoro è uno dei tanti modi per allontanare il pensiero della morte.
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono.
Alcune persone hanno così tanto rispetto per i propri superiori che ne perdono per sé stessi.
La capacità esecutiva consiste nel decidere velocemente e nel trovare qualcun altro che faccia il lavoro.
L’ambizione è l’ultimo rifugio del fallito.
L’umanità è divisa in 2 categorie: le cicale e le formiche! Le prime cantano tutto il giorno, le seconde lavorano anche per le prime.
Fare una buona insalata vuol dire essere un diplomatico brillante – il problema è identico in entrambi i casi: sapere esattamente quanto olio bisogna mettere assieme all’aceto.
Non avete bisogno di essere idioti per lavorare qui, ma esserlo facilita enormemente le cose.
Per operare grandi cose, bisogna vivere come se non si dovesse mai morire.
Tornerei volentieri all’epoca del baratto, dove i soldi non esistevano, e che oggi sei obbligato a procurarti solo lavorando!
Il lavoro fa sudare, il sudore è bagnato e l’umidità fa male.