Davide Bassi – Lavoro
Credevo di cambiare il mondo, ora mi affanno per cambiare il conto.
Credevo di cambiare il mondo, ora mi affanno per cambiare il conto.
Siamo mossi da un falso mito, quello dello stipendio. Siamo convinti che solo lo stipendio possa farci sopravvivere, che senza saremmo persi, moriremmo di fame e di freddo. Siamo convinti che per avere un chilo di frutta dobbiamo dare in cambio dei soldi, decurtati dal nostro stipendio, proveniente dalla vendita del nostro lavoro a terzi. Non è un grande affare se ci pensate bene. Sul vostro lavoro ci deve guadagnare prima di tutto il vostro datore di lavoro. Sul chilo di frutta che comprate in città ci deve guadagnare il coltivatore, il mediatore, il grossista, il trasportatore, il supermercato. In pratica, tra voi e il vostro kilo di frutta, c’è un esercito da mantenere. Con il vostro stipendio. Non è un grande affare, no? Non starete lavorando per troppe persone?
L’umanità è divisa in 2 categorie: le cicale e le formiche! Le prime cantano tutto il giorno, le seconde lavorano anche per le prime.
Per il mercante, anche l’onestà è una speculazione.
Come si fa con i libri, questa puntata la vogliamo dedicare a quanti tengono vivo il Paese per puro senso di responsabilità, che lavorano doppio per tappare i buchi creati da chi… se la prende comoda.
Ma che battuta volete sul lavoro? La maggior parte degli italiani non sa cos’è, e quando riesce a lavorare, beh, poi non c’è niente da ridere!
Il valore di un lavoro e la sua difficoltà si misurano in base alla varietà e vastità del pubblico al quale è rivolto.