Dino Segre Pitigrilli – Lavoro
I medici senza clienti si chiamano scienziati.
I medici senza clienti si chiamano scienziati.
Un uomo incapace di avere visioni non realizzerà mai una grande speranza né comincerà mai alcuna grande impresa.
Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile.
Gli imprenditori sono talmente stupidi che da una parte vorrebbero farvi spendere sempre di più e dall’altra pagarvi sempre di meno.
Grazie ai promotori finanziari, se i cittadini non vanno alla borsa, la borsa va al parco buoi.
Il promotore finanziario: una banca a casa vostra e quando volete voi! Dunque, fate bene attenzione.
Al test di orientamento professionale risultai idoneo per tutte le attività, ecco perché decisi che non avrei mai lavorato, avevo uno spirito di contraddizione troppo forte.
Il vero problema delle arti in genere è dovuto in parte al fatto che vi è una produzione scadente e in parte al fatto che vi è molta gente stupida che la consuma.
Non è vero che tutti i giornalisti sono servi del potere o sono degli incapaci, un buon due o tre per cento si salva, come avviene del resto in ogni categoria.
I dirigenti, i sicofanti, i lacchè, cambiano posto, partito, azienda, giornale, televisione, ma non cambiano mai la testa, restano sempre asserviti al potere.
Tutto il lavoro dovrebbe avere una funzione prettamente sociale, purtroppo invece nella maggior parte dei casi ha solo una funzione esclusivamente economica.
Molti individui lavorano in questa vita e sperano di riposare nell’aldilà, io personalmente preferisco riposare ora e cominciare a lavorare quando avrò finalmente lasciato questo sporco pianeta.
La gente onesta che pur lavorando molto guadagna poco deve capire che la loro vita non migliorerà di certo dando il potere politico a chi ha già il potere economico.
Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro.
Sono tre le arti connesse a tutte le cose: una che usa, un’altra che fa, e una terza che imita le prime due.
Se lavoro incessantemente fino alla fine, la natura mi dovrà un’altra forma di esistenza quando quella presente sarà svanita.
La concorrenza è la vita del commercio e la morte del commerciante.