Leonardo Cantoro – Stati d’Animo
Potrei anche morire da solo sotto un cielo stellato… ma non sarei poi così solo se a vegliarmi ci fosse la luna!
Potrei anche morire da solo sotto un cielo stellato… ma non sarei poi così solo se a vegliarmi ci fosse la luna!
Scrivevo per evitare di impazzire. Scrivevo per spiegare a me stesso questa stramaledetta vita.
Chi nei momenti di suo dolore ti cerca spera nel tuo sostegno; sii pronto, non farlo attendere.
Un bambino cieco dalla nascita non sa nemmeno di essere cieco finché non glielo dice qualcuno. Anche allora si crea un concetto perlopiù accademico di che cosa possa essere la cecità. Solo chi ha perduto la vista può averne un’idea chiara. Ben Hanscom ignorava il significato della solitudine, perché quella era da sempre l’unica dimensione della sua vita. Se la condizione fosse stata nuova o più localizzata, avrebbe potuto capire, ma la solitudine racchiudeva la sua vita e la travalicava.
Non sono fatta per andarmene da chi amo, sono una che lotta per amore. Ma non sono fatta nemmeno per restare dove non trovo motivi per farlo.
Io sono una che in amore non si accontenta degli spiccioli. L’elemosina facciamoli ai mendicanti. Io voglio qualcuno che mi dedichi tutto il suo tempo, che mi consideri la sua priorità, che mi faccia sentire importante, che non possa starmi lontano perché sente la mia mancanza. Voglio qualcuno che ci metta l’anima, che sia un’ora, un mese o per sempre. Comunque vada deve rendere l’attimo infinito.
Qualcuno aveva soffiato sulla brace e il fuoco si era rianimato. Avevo dentro una carica enorme, ma anche una sensazione di vergogna. Mi vergognavo di quella mia sensazione, perché mi sembrava di essere ridicolo. Una parte di me mi diceva che ero stupidamente eccitato e che sarebbe stato solo uno sporadico entusiasmo e alla fine non sarebbe cambiato nulla.