Carlos Ruiz Zafón – Libri
Ma niente può cambiare i nostri passi perduti.
Ma niente può cambiare i nostri passi perduti.
Quando noi tutti soffriamo qualche pena, cerchiamo conforto dentro a un altro dolore, cerchiamo di dimenticare quel male facendoci altro male.
L’unico e vero maestro di vita è la vita stessa.
A volte temo di sembrare alla gente uno dei tantipazzi del paese, altre volte temo di esserlo, altre volte ancorainvece, temo di diventarlo.
Sono finito in un baratro di buio in cui non voglio trascinare nessuno! Ecco perché non accetto il tuo cuore.
Considerami pure la “stupida ragazzina” che sarà difficile da dimenticare.
Visibilmente inquieto per l’assenza dell’oggetto della sua infatuazione unidirezionale.
Il suo nome di battesimo era ignorato dall’intera umanità, con le possibili eccezioni della madre e della moglie, ammesso che ci fosse in tutta l’India una donna con abbastanza fegato da sposare un individuo simile, simbolo di quanto possa essere variopinto il genere umano.Sotto l’aspetto da cerbero bibliofilo, De Rozio aveva un terribile tallone d’Achille: una curiosità e una propensione al pettegolezzo di livello accademico, che relegava le comari del bazar alla condizione di semplici dilettanti.
Possedeva uno strano fascino che seduceva in modo lento ma inesorabile.
La maggior parte delle tradizioni non sono altro che le malattie di una società.
E in effetti nulla è difficile da credere come la verità e, al contrario, niente è più seducente della forza della menzogna quanto maggiore è il suo peso.
La freddezza di una donna può di gran lunga superare la lucidità di un uomo, dal momento che nasce da una pratica della vita più profonda; manca totalmente di teorie e bada solo ai risultati concreti.
È proprio vero che tutto dipende dal quando e dal dove le cose succedono, molto più che dal come.
Eh! Vedi mio caro, la differenza tra me e te è questa: tu studi, io rifletto, io ragiono. Io sono un amante della cultura. Sebbene io non sia mai stato un bravo studente, ho sempre amato la cultura, tu invece sei un bravo studente, ma non sei amante della cultura quanto me.
Io non sono Dalì, bensì l’altro Dalì e cioè me stesso.
Se non hai problemi, non hai bisogno di nulla, e quando non hai bisogno di nulla… perdi tutto… e… forse anche tutti.
Ho letto alcuni testi che mi davano l’idea che fossero stati scritti nella speranza che molti li leggessero, ma ne ho letti altri dove l’Autore scrivendo sceglieva i suoi lettori.