Linda Reale Ruffino – Stati d’Animo
La prima vera solitudine è la mancanza di se stessi.
La prima vera solitudine è la mancanza di se stessi.
A volte mi domando se serve, se serve a qualcosa essere così, fare quello che faccio, essere come sono.
Chi ti vuole bene non è geloso del tuo vigore, ma invidia il tuo dolore.
L’errore è: attribuire all’altro il merito della propria felicità, e la colpa della propria possibile infelicità.
Respirare è saper gustare l’inaspettato, l’inaspettabile.
Meglio da soli che vivere con una persona spenta. Pian piano spegnerebbe anche te.
I dubbi sono nuvoloni grigi che adombrano i pensieri, possono portare pioggia di paure oppure svanire in conferme dimostrate alla luce del sole.
A volte mi domando se serve, se serve a qualcosa essere così, fare quello che faccio, essere come sono.
Chi ti vuole bene non è geloso del tuo vigore, ma invidia il tuo dolore.
L’errore è: attribuire all’altro il merito della propria felicità, e la colpa della propria possibile infelicità.
Respirare è saper gustare l’inaspettato, l’inaspettabile.
Meglio da soli che vivere con una persona spenta. Pian piano spegnerebbe anche te.
I dubbi sono nuvoloni grigi che adombrano i pensieri, possono portare pioggia di paure oppure svanire in conferme dimostrate alla luce del sole.
A volte mi domando se serve, se serve a qualcosa essere così, fare quello che faccio, essere come sono.
Chi ti vuole bene non è geloso del tuo vigore, ma invidia il tuo dolore.
L’errore è: attribuire all’altro il merito della propria felicità, e la colpa della propria possibile infelicità.
Respirare è saper gustare l’inaspettato, l’inaspettabile.
Meglio da soli che vivere con una persona spenta. Pian piano spegnerebbe anche te.
I dubbi sono nuvoloni grigi che adombrano i pensieri, possono portare pioggia di paure oppure svanire in conferme dimostrate alla luce del sole.