Linda Reale Ruffino – Vita
Il giorno in cui comprenderemo che la vita è un dono sarà quello in cui l’apprezzeremo davvero, nella gioia e nel dolore, nella buona salute e nella malattia.
Il giorno in cui comprenderemo che la vita è un dono sarà quello in cui l’apprezzeremo davvero, nella gioia e nel dolore, nella buona salute e nella malattia.
I viaggi più lunghi cominciano sempre da un piccolo passo.
Esistono madri per le quali il proprio gremboè la parvenza di un loculo.
La gente che mi giudica, è quella che di me conosce solo il nome.
Mi hanno insegnato l’ordine, e la mia vita è il caos!
Alla fine i giorni belli non passano come quelli brutti. Quelli belli volano, corrono via e tu fai di tutto per non farli passare. Quelli brutti, invece, restano, e vanno lenti, così lenti che ti rimangono incisi sul corpo come una cicatrice. Non do peso a ciò che mi fa stare bene ma a ciò che mi fa stare male. Quindi non venitemi a dire che i giorni belli passano proprio come quelli brutti perché qui non passa proprio un bel niente.
E poi riguardo a questa vita, intravedo una crudele contraddizione: è troppo lunga per soffrire ed eccessivamente corta per amare!
I viaggi più lunghi cominciano sempre da un piccolo passo.
Esistono madri per le quali il proprio gremboè la parvenza di un loculo.
La gente che mi giudica, è quella che di me conosce solo il nome.
Mi hanno insegnato l’ordine, e la mia vita è il caos!
Alla fine i giorni belli non passano come quelli brutti. Quelli belli volano, corrono via e tu fai di tutto per non farli passare. Quelli brutti, invece, restano, e vanno lenti, così lenti che ti rimangono incisi sul corpo come una cicatrice. Non do peso a ciò che mi fa stare bene ma a ciò che mi fa stare male. Quindi non venitemi a dire che i giorni belli passano proprio come quelli brutti perché qui non passa proprio un bel niente.
E poi riguardo a questa vita, intravedo una crudele contraddizione: è troppo lunga per soffrire ed eccessivamente corta per amare!
I viaggi più lunghi cominciano sempre da un piccolo passo.
Esistono madri per le quali il proprio gremboè la parvenza di un loculo.
La gente che mi giudica, è quella che di me conosce solo il nome.
Mi hanno insegnato l’ordine, e la mia vita è il caos!
Alla fine i giorni belli non passano come quelli brutti. Quelli belli volano, corrono via e tu fai di tutto per non farli passare. Quelli brutti, invece, restano, e vanno lenti, così lenti che ti rimangono incisi sul corpo come una cicatrice. Non do peso a ciò che mi fa stare bene ma a ciò che mi fa stare male. Quindi non venitemi a dire che i giorni belli passano proprio come quelli brutti perché qui non passa proprio un bel niente.
E poi riguardo a questa vita, intravedo una crudele contraddizione: è troppo lunga per soffrire ed eccessivamente corta per amare!