Livia Cassemiro – Religione
Umanamente sbagliando ma umanamente crescendo. Il punto d’arrivo però non potrò mai decidere… Ma l’avvio è sentenza a cui dò atto.
Umanamente sbagliando ma umanamente crescendo. Il punto d’arrivo però non potrò mai decidere… Ma l’avvio è sentenza a cui dò atto.
Devo essere felice o morire, perché la mia condizione terrena è piena di una tristezza insostenibile e io do la colpa a Dio anziché a me stesso.
La sapienza di Dio è presente nella storia e porta avanti un progetto d’amore, di bene, di giustizia e armonia universale, essa non abbandona le creature di Dio, ma le porta al raggiungimento della loro pienezza, non violentando la loro libertà.
Pasqua, sottrae l’uomo dalla nebbia e lo trasporta con le sue ali a contemplare la primavera. Non c’è atto più bello di quell’atto di risveglio di fede, di sole splendente, di cielo turchese, di amore e vita, dove il devoto, ma anche i profani, si uniscono in una nuova rinascita, di coscienze nuove, e cuori che hanno unico scopo: la pace e prosperità nel bene dell’umanità.
Gli uomini creano gli dèi a propria immagine, non solo riguardo alla loro forma, ma anche al loro modo di vivere.
L’anticlericalismo e l’incredulità hanno i loro bigotti proprio come l’ortodossia.
Il miracolo è in noi, dal concepimento all’invecchiamento dalla morte alla resurrezione, ma non tutti ne afferrano saldamente il significato di ciò che è palpabile, e preferiscono avventurarsi a credere l’intangibile!