Lorena Avati – Destino
Il peso del mio passato rallenta così tanto il cammino nel mio presente che quando alzo gli occhi… sono già nel mio futuro.
Il peso del mio passato rallenta così tanto il cammino nel mio presente che quando alzo gli occhi… sono già nel mio futuro.
I malesseri dei figli li portano anche i genitori, ma i propri, questi ultimi, li gestiscono personalmente.
Ciò che la gente, comunemente, chiama destino è, per lo più, soltanto l’insieme delle sciocchezze che essa commette.
Ci sono coppie destinate a congiungersi e coppie destinate a disgiungersi! Fra le due cose c’è un unico comune denominatore: Il tempo, quel giorno quell’ora, quell’attimo che ha prima legato, e poi sciolto. Negli amori duraturi è proprio l’intervallo di questi due spazi a cementare l’amore!
Giocando sulla polisemia della parola. L’altro giorno un amico sportellista in banca mi ha confidato: – a pensare di come m’era piaciuto da ragazzo quel bigliettino d’auguri con su scritto “Da grande sarai uno che conta” -!
Il futuro è come un insieme di cumuli neri all’orizzonte: potrà piovere ma dietro di loro splende il Sole.
Il destino è il rifugio di chi non ha fantasia, di chi è vittima degli eventi… il destino non esiste.