Lorenzo Melcarne – Scienza e tecnologia
Il capolavoro dell’universo è l’universo stesso.
Il capolavoro dell’universo è l’universo stesso.
Ho un’idea piuttosto strana della magia. La vedo nelle dure leggi della fisica, ma senza imporre alle leggi quello che so o che credo di sapere o peggio ancora quello che vorrei. La conoscenza assoluta non mi attira perché poi non c’è più spazio per l’immaginazione, che ci gira intorno cercando di dare una forma all’indistinto. Si disegna un’idea, ma nessun pensiero può cambiare quella forma, l’essere. Non chiamerei magia sottomettere una legge alle proprie aspirazioni, significa odiare la natura che non vuole assecondare i desideri tiranneggiati con la forza. Se lo facesse, non mi fiderei di questa apparenza. Una struttura non muta a casaccio sottomettendosi a chissà quale grande potere. Una formula, qualsiasi, si fonda prima di tutto sulla legge e non su un desiderio, e si svolge nel tempo, breve o lunghissima. Il risultato giusto o sbagliato dipende dallo svolgimento, e può essere solo quello che in effetti già è. Si vede quindi prima, solo se lo si vuole vedere, oppure, se si è in grado di vederlo. Mettersi a fare la guerra contro il risultato perché non piace, anzi contro la stessa legge che dice chiaramente quello che sarà e tuttavia fregandosene altamente, ha un che di nefasto. Sfidare la matematica vuol dire sfidare l’universo intero e le sue leggi, non si gioca solo contro una vita, ma proprio contro la Vita generale, e questa non è una persona, nonostante i brutali tentativi di sostituirsi ad essa.
Con questi esperimenti, sulla frutta e sulla verdura, una superallergica come me, come farà a sapere cosa sta mangiando?
L’astrologia ha matematicamente comprovato che fra cinque milioni di anni il sole brucerà la terra, quel giorno si spaventerà anche chi tutta la vita non ha temuto niente e nessuno.
Se gli americani fossero stati veramente sulla luna, visto la loro natura di possesso e conquista, avrebbero preteso la territorialità dell’intero satellite.
Da quando l’uomo ha scoperto i treni, non sa più cosa siano i binari morti.
Il Big Bang, la teoria della creazione, certamente affascina.Pur spiegando raffazzonando e rabberciardo accomodanti chiosesulla formazione dell’universo.Fosse diverso?Se l’universo fosse l’utero d’un Entità d’inimmaginabilegargantuesca colossità?L’universo sarebbe un feto, dovrebbe ancora nascere.Affascinante.Certamente teoria migliore che dell’Entità fossimo l’intestino.