Luca Englaro – Morte
Nonostante la partecipazione affettiva, all’appuntamento con la morte si arriva sempre soli.
Nonostante la partecipazione affettiva, all’appuntamento con la morte si arriva sempre soli.
Questa è l’inevitabile matematica della tragedia, la moltiplicazione del dolore. Troppe brave persone muoiono un po’ quando perdono coloro che amano. Una morte può generarne due, venti o cento. È così ovunque.
Nessun uomo, annegando, saprà mai quale goccia d’acqua porrà fine al suo respiro.
Chiedere cento per ottenere dieci: per guarire dall’emicrania aspiro all’immortalità.
La morte pone fine alla vita, ma fa nascere se stessa.
Com’è vero ch’io amo più l’onore del nome mio, io non temo la morte. -da “Giulio Cesare”
Sotto un vecchio capello di paglia e un sorriso ogni giorno forzato c’era un vecchio che chiamavo nonno. Rideva perché era buono rideva perché voleva che lo vedessi felice rideva perché ora che è morto. Di lui mi ricordo il sorriso.