Luca Roveda – Viaggi e vacanze
Dall’Italia mi porto solo il bagaglio, il resto, lo troverò là ovunque vada.
Dall’Italia mi porto solo il bagaglio, il resto, lo troverò là ovunque vada.
Nessuno verrà mai a dirti come stanno veramente le cose. Lo si scoprirà (se), per vie traverse.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
Spesse volte i viaggi più belli sono quelli che vengono fatti con la nostra mente affidando alle ali del cuore la meta che vogliamo raggiungere…
Ogni viaggio ci offre un pezzo di mondo che unito ad altri forma il volto dell’umanità.
Credo che la differenza tra la fotografia digitale e quella analogica, può essere la stessa se si paragona il sesso facile e il fare l’amore con la donna che si ama con tutti gli annessi e connessi, dopo una serata romantica!
Il viaggio può essere quello che vuoi.Magari una fuga.Ho viaggiato tante volte, e quasi sempre mi sono ritrovata a scappare.Scappare da cosa vi chiederete?Vado lì per dimenticare.La cosa brutta però è che ho capito che non basta un viaggio per dimenticare.