Luciano Berio – Tempi Moderni
Siamo macchine stupefacenti, programmati come computer.
Siamo macchine stupefacenti, programmati come computer.
Ci sono più persone in farmacia che al bar. Stiamo messi molto peggio di come si pensa.
Forse, grazie ai social network, i ragazzi smetteranno di imbrattare con graffiti i muri delle città.
In Italia nulla è stabile, fuorché il provvisorio.
Ricordo ancora con immensa tenerezza quando si comunicava, non si digitava, quando si aprivano le lettere e non le notifiche, quando si corteggiava con lo sguardo e non con un “mi piace”. Ci sono emozioni che andrebbero preservate come specie protette.
Limitazione dei comportamenti. L’imitazione dei comportamenti. A questo si riduce la società del terzo millennio.
Siamo nel ventunesimo secolo e ancora nessuno è riuscito a spiegare le uniche due realtà: “la volgarità e la morte”.