Luciano Meran Donatoni – Destino
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Il mio cuore soffre di una pesante pena nell’averti perso, il destino ha cambiato strada alle nostre vite, ma il sorriso i tuoi occhi, e il tuo amore saranno per sempre una guida infallibile ai nostri cuori.
Siamo tutti un poco matti, ma se hai da fare con un matto vero, devi avere dei nervi d’acciaio per non soccombere. Se poi ci aggiungi una fetta di imbecillità, una porzione di frenastenia congenita, un’abbondante spruzzata di ignoranza; il tutto servito su un piatto di Alzheimer, allora che Dio ci salvi.
Il tempo mette fine ad ogni cosa determinando l’inizio della nuova fine.
La consapevolezza di essere talvolta impotenti davanti al destino rende l uomo a volte sconfitto e a volte sorprendentemente felice.
Sovente s’incontrano persone in sovrappeso e poi in quanto a diete ne sanno una più…
A volte si percorrono distanze maggiori con scarpe piccole, perché a piccoli passi si ha tutto il tempo di osservare quello che si incontra nel percorso e sentirne dentro tutta l’emozione.