Luciano Pacomio – Religione
Anche il disagio è fonte di vocazione: è segno che Dio ci chiama a vivere in modo diverso certi rapporti e certe esperienze.
Anche il disagio è fonte di vocazione: è segno che Dio ci chiama a vivere in modo diverso certi rapporti e certe esperienze.
Una cosa mi ha sempre profondamente stupito: che i credenti di tutti i tempi hanno cercato e fornito prove dell’esistenza di Dio. E, naturalmente, tutte queste prove sono irrefutabili per coloro che le utilizzano. Disgraziatamente sono tali soltanto per loro: provano che essi credono in Dio, e tutto è lì.
Estremizza pure osservando in ogni animale un Cristo mancato: ti aiuterà a discernere meglio nel cuore degli uomini.
Ci sono atei di un’asprezza froce che tutto sommato si interessano di Dio molto più di certi credenti frivoli e leggeri.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Fu la paura, all’origine, che creò gli dei.
Il miracolo della vita non va capito ma vissuto pienamente.Non basta la preghiera, il Signore ha bisogno di tutti noi per costruire e realizzare.Gesù ha bisogno di piedi che camminano verso chi ha bisogno, di mani che donano carità, di occhi negli occhi per sentirsi vivi, di labbra che pronunciano con un sorriso parole di speranza e d’Amore, di braccia che abbracciano chi è solo.Non tutti se ne accorgono perché l’indifferenza e l’ignoranza di chi è troppo preso di sé, non riesce o non vuole vedere che, lontani da tappeti rossi e riflettori, ci sono persone normali che ogni giorno vivono la propria quotidianità nel servire Dio in ciò che Egli ha affidato loro, come la famiglia, gli amici, i malati, i carcerati, i poveri, gli animali.C’è chi, in silenzio e solitudine, prega per chi ama e vorrebbe facesse parte della propria vita.E poi ci sono artisti che grazie al proprio dono, diffondono messaggi positivi ed educativi in cui si può scorgere la firma di Dio.