Lucio Cappelli – Filosofia
Nei tuoi comportamenti verso gli altri chiediti prima quale effetto essi farebbero su di te.
Nei tuoi comportamenti verso gli altri chiediti prima quale effetto essi farebbero su di te.
Non ci sarebbe alcuna filosofia senza l’arte di ignorare le obiezioni.
Certo che la “vita” sia un errore, il suo senso sarà rendere al cosmo i minerali di cui per qualche bislacco incidente abbiamo usufruito per breve ed inutile prestito.Certo che il tempo sia invenzione umana, tributo all’altare del “sistema”… come il salario.Il Tempo, quello vero, quello che non c’era prima del Big Bang, prima della luce, prima dell’evolversi dello spazio – è inconcepibile come potesse non esserci prima d’esser creato – esisterà da qualche parte un nucleo, ma anche una piramide, perché no, una medusa pelagia, insomma un’Entità che di suo possiede ogni elemento occorrente per “costruire” questo universo, ogni elemento, dai minerali alla luce, dall’acqua al Tempo; per l’Entità il Tempo è qualcosa che si può usare, plasmare, stringere, allargare, malleabile come morbido metallo, elemento come tanti, “sempre esistito”. Partiamo sempre dai concetti “inizio” e “fine” per spiegare l’origine della vita, il cosmo non conosce queste due parole che sono i confini del nostro limitato vedere, inesistente capire, inutile esistenza, “sempre” esistere “finire” “iniziare” sono piccoli concetti umani, mortali, che certamente l’Entità non concepisce, probabilmente non esiste un’origine.Il corpo è glomerulo di zinco, selenio, sodio, magnesio: se all’interno vi fosse un’anima, beh, l’avrebbe anche uno scoglio, una calamita potrebbe averne due.Pazzo?Alla stregua d’asserire a dogma che l’uomo nacque dal fango, e, “fanghizzato”, una costola creò la donna; disertore di resurrezione sfuggo al “fango” sposando il “Nulla”.Sindacando, a livello atomico non esistono neanche i colori…
Un giorno perderò il seme della vita. In quel punto, nel mondo, crescerà l’albero della Speranza.
Aspetto… il mio aspetto.
Il miglior filosofo è colui che prende come punto di riferimento la sua persona.
La polvere, sollevata dal vento, illusa di posseder le ali per poter volare. La stessa polvere può illudersi che, trovandosi nell’occhio del ciclone, ruggendo come una belva, può spaventare chi se la trova davanti, ma quando ricade al suolo, è solo polvere, solo polvere!