Luigi Augusto Belli – Tempi Moderni
Viviamo in un mondo ormai senza valori e principi e viviamo di falsità e vanità del niente.
Viviamo in un mondo ormai senza valori e principi e viviamo di falsità e vanità del niente.
Guardami, e lascia che i nostri sguardi si vivano, così come noi viviamo le nostre emozioni.
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Si affollano i pensieri in questi silenzi in questi vuoti in questi spazi senza luce, in questi campi senza fiori, la luna piange la sua luce, troppe ombre velano le piccole stelle ove le loro luci sono oscurate da perfide nuvole di fiele! È notte ovunque e il mondo è muto pioggia di lacrime dalla terra evapora sordi agli urli anche gli dei, c’è squallore in giro serpeggia col suo veleno ovunque seminando morte e uccidendo speranze!
Per scordarsi di una persona non basta cancellarla dalla vostra testa ma anche da facebook.
Gli anziani di ieri criticavano i giovani perché erano capelloni, anticonformisti, idealisti, rivoluzionari. Gli anziani di oggi criticano i giovani perché non lo sono più.
Si è vivi solo se si è in grado di mettersi in gioco e di giocare prima con noi stessi, e non avrà importanza il vincitore né il vinto.
Guardami, e lascia che i nostri sguardi si vivano, così come noi viviamo le nostre emozioni.
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Si affollano i pensieri in questi silenzi in questi vuoti in questi spazi senza luce, in questi campi senza fiori, la luna piange la sua luce, troppe ombre velano le piccole stelle ove le loro luci sono oscurate da perfide nuvole di fiele! È notte ovunque e il mondo è muto pioggia di lacrime dalla terra evapora sordi agli urli anche gli dei, c’è squallore in giro serpeggia col suo veleno ovunque seminando morte e uccidendo speranze!
Per scordarsi di una persona non basta cancellarla dalla vostra testa ma anche da facebook.
Gli anziani di ieri criticavano i giovani perché erano capelloni, anticonformisti, idealisti, rivoluzionari. Gli anziani di oggi criticano i giovani perché non lo sono più.
Si è vivi solo se si è in grado di mettersi in gioco e di giocare prima con noi stessi, e non avrà importanza il vincitore né il vinto.
Guardami, e lascia che i nostri sguardi si vivano, così come noi viviamo le nostre emozioni.
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Si affollano i pensieri in questi silenzi in questi vuoti in questi spazi senza luce, in questi campi senza fiori, la luna piange la sua luce, troppe ombre velano le piccole stelle ove le loro luci sono oscurate da perfide nuvole di fiele! È notte ovunque e il mondo è muto pioggia di lacrime dalla terra evapora sordi agli urli anche gli dei, c’è squallore in giro serpeggia col suo veleno ovunque seminando morte e uccidendo speranze!
Per scordarsi di una persona non basta cancellarla dalla vostra testa ma anche da facebook.
Gli anziani di ieri criticavano i giovani perché erano capelloni, anticonformisti, idealisti, rivoluzionari. Gli anziani di oggi criticano i giovani perché non lo sono più.
Si è vivi solo se si è in grado di mettersi in gioco e di giocare prima con noi stessi, e non avrà importanza il vincitore né il vinto.