Luigi Matteo Galli – Morte
Come medico penso che la morte sia essenzialmente la liberazione definitiva dalle sofferenze.
Come medico penso che la morte sia essenzialmente la liberazione definitiva dalle sofferenze.
Non voglio credere che dopo non ci sia niente, cosa ho vissuto a fare, perché soffrire, qual è lo scopo di accapigliarsi tanto, di amare, odiarsi e uccidere per questa vita relativamente breve e inutile, se tutto quello che abbiamo fatto non ha uno scopo.
Il terrore della morte nasce dal falso desiderio dell’immortalità.
Caro Gesù Bambino, ti ringrazio per aver esaudito i miei desideri dell’anno scorso. Ti avevo chiesto di eliminare la fame nel mondo, ed infatti quelli che avevano fame sono quasi tutti morti.
La vita e la morte, due misteri unici ed imprevedibili dell’essere umano.La morte si manifesta tragicamente in un solo atto.La vita si materializza e si evolve, una, dieci, cento, mille e mille, tante ancora, ognuna diversa in pensieri, emozioni, desideri, invidia, gelosia, ma più di tutti è l’amore che si eleva al di sopra degli egoismi e ci rende orgogliosi di viverla nel tempo che ci è dato per assaporarne tutta la bellezza e la gioia di viverla.L’inevitabile a cui non si può fuggire, la paura che ci prende al pensiero della morte.
Solo la parola mette i brividi, ma ora sono vivo e non voglio pensare ad altro… un bacio a tutti, vivi e morti…
Quando per loro fu giunta l’ora di guadare il fiume della morte, si recarono entrambi alla riva. Le ultime parole de Signor Sconforto furono: “Addio notte, benvenuto giorno!” Sua figlia entrò nell’acqua cantando, ma nessuno comprese il suo canto.