M. Cristina Paolucci – Abbandonare
L’abbandonare è la violenza più inaudita che si può fare a persone, animali, cose; con essa tutti coloro che la subiscono soffrono.
L’abbandonare è la violenza più inaudita che si può fare a persone, animali, cose; con essa tutti coloro che la subiscono soffrono.
Per alcuni è naturale pensare di entrare e uscire dalla vita di qualcun altro, solo perché quel qualcun altro è accondiscendente a lasciarlo entrare. Pensa, si illude probabilmente, che nell’uscire da una casa lasciando la porta aperta possa ritrovare tutto com’era, ogni cosa al suo posto, al suo rientro. Ma lasciare la porta aperta mette una persona, così come ogni casa, soggetta al vento, alla pioggia, a chi vuole approfittarsi dell’incuranza di chi l’ha lasciata incustodita. Nessuno resta tale e quale quando un altro se ne va, non vi è casa che resta tale e quale se lasciata a sé.
Sarebbe normalità restare se non fossimo costretti a scappare prima che qualcuno ci lasci soli…
Amavo l’uomo che eri, non quello che è cambiato.
La cucina è l’espressione più alta di amore che la mamma o moglie dà ai propri cari in essa c’è il cuore. La mamma o moglie dà ai propri cari. Nella cucina c’e, il cuore.
Se n’è andata come la notte; all’alba, senza far rumore.
Durante una campagna per la prevenzione degli abbandoni di cani e gatti per le vacanze estive, uno slogan recitava: “rispetta gli animali come rispetteresti un essere umano”.Io rispetto più un animale di un essere umano, proprio perché il suo atteggiamento non è frutto di interesse e compromessi.