Michele Sannino – Abbandonare
Non si abbandona mai chi ti dona parte della sua vita. Non si abbandona mai chi ti dona il suo cuore, si ci resta sempre debitori verso chi è sempre presente per te.
Non si abbandona mai chi ti dona parte della sua vita. Non si abbandona mai chi ti dona il suo cuore, si ci resta sempre debitori verso chi è sempre presente per te.
Volano via i miei chissà, i miei vorrei, come uccelli liberi nel cielo.
Lasciatemi vivere, lasciatemi perdere, lasciatemi solo. Non ho nulla di più di questo, il mio cuore, la mia anima. Lasciatemi vivere, lasciatemi solo.
E arriva il momento di salutarci, quando arriva è sempre più brutto di quanto uno…
Le anime più semplici e libere da qualsiasi barriere, sono quelle anime che donano la tranquillità dove le tempeste hanno devastato.
Comincio a pensare che se non ritorni, è perché io non lo voglio. Ripenso a quando mi bastava addormentarmi la sera e pensarti intensamente, per ritrovare al mattino un tuo messaggio. A quando ti sognavo e la mattina, mezza addormentata, te lo dicevo. A quando prendevo il cellulare per scriverti anche semplicemente “come stai?” E anche se intimorita dalla paura della tua indifferenza, lo mandavo comunque. Sai, a volte mi manca. Mi manca quel tempo in cui pensavo qualcosa e la facevo, così d’istinto. Oggi invece vengo assalita da un mare di “se” di “ma”, e la scelta più semplice e logica è non far nulla. Mi capita di pensare a volte di prendere il cellulare e farti uno squillo, o mandarti un messaggio; o almeno provarci; ma non prendo neanche il telefono in mano. Mi capita di sognarti e la mattina il mio primo pensiero è “rimuovere i sogni”. Mi capita di pensarti e arrivo sempre alla stessa conclusione “ma chi ti pensa, vaffanculo”. E in fondo, in fondo alla mia pseudo indifferenza credo si celi un velo di malinconia che non se ne andrà facilmente. Sarà la sensazione di risposta di quando dai tutto, e ricevi niente. Tristezza. Delusione. Addio. Non so.
Non ho bisogno di nessuno. Anzi, ho solo bisogno di me stesso.