Madre Teresa di Calcutta – Carità
È nel momento in cui si accetta, in cui si fa il dono di sé, che si è sicuri della fede.
È nel momento in cui si accetta, in cui si fa il dono di sé, che si è sicuri della fede.
Terribili coloro che non fanno nulla per aiutare gli altri, ma categoria altrettanto deleteria e fastidiosa è quella di chi si vanta in maniera smisurata delle proprie buone azioni.
L’amore è un dono, che si accresce di umiltà quando l’uomo è chino. Accarezza il Divino chi tende la mano al suo vicino.
Non far seguire atti concreti alle profonde parole di conforto rivolte al fratello bisognoso è come sventolare il policromo labaro, solo per dire: “Pure io c’ero”.
Ciò che siamo è un dono di Dio per ciascuno di noi. Ciò che diventiamo è il nostro dono a Dio.
Non siamo noi surrogato di esistenza, noi siamo pura sostanza, apparteniamo alla più bella realtà, la vita. Consumiamo questo momento, viviamo appieno questo dono e se la tristezza insinua la nostra mente, non chiudiamo la nostra anima in celle vuote, prive di senso, anzi guardiamo indietro c’è chi sta peggio, andiamo incontro alle loro sofferenze, aiutiamo chi procede piano, anche se non possiamo dar niente il fatto di esserci è già tanto. Un cuore è prezioso quando il suo dono è l’amore!
Sono un vagabondo, che consuma le strade della sofferenza. Perdendomi nell’indifferenza di questo mondo impietoso, aspetto seduto senza un tempo sulla panchina della solitudine l’arrivo di un essere generoso, ma a volte è vano il mio attendere. Manco di tutto e in niente spero, ogni giorno mi affido alla clemenza del tuo cuore, ma tu passi veloce e, preso dai tuoi mille impegni, non mi degni di uno sguardo. Distrutto e stanco, all’incupire mi avvio verso un giaciglio sicuro, che spero di trovare, trascinando i miei passi lenti verso un destino che non mi garantisce il mattino, perché ogni notte può essere quello l’ultimo mio cammino.