Mahatma Gandhi (Mohandas Karmchand Gandhi) – Morte
Dobbiamo essere contenti di morire se non possiamo vivere come uomini o donne liberi.
Dobbiamo essere contenti di morire se non possiamo vivere come uomini o donne liberi.
Quando qualcuno ti delude irrimediabilmente è come se quel qualcuno fosse morto. Lascerà un vuoto che niente al mondo potrà colmare.
La vita è uno splendido fioreche profumerà fin che noiavremo cura di bagnarlocon le nostre lacrime migliori.
Caro mondo ti lascio perché sono annoiato. Ti lascio con le tue preoccupazioni. Buona fortuna.
Chiedere cento per ottenere dieci: per guarire dall’emicrania aspiro all’immortalità.
L’amore è la forza più sottile del mondo…
Queste due donne erano molto diverse fra loro, ma in questo non differivano punto: tutt’e due sapevano indubbiamente che cosa fosse la vita e che cosa fosse la morte e milioni di persone lo sapevano come loro. La prova che esse sapessero con certezza che cosa fosse la morte stava nel fatto che esse potevano avvicinare i moribondi senza dubbi e senza paura. Invece Levin e gli altri come lui non lo potevano, perché avevano paura della morte. Se Levin si fosse trovato solo con suo fratello lo avrebbe guardato con terrore e con maggiro terrore avrebbe aspettato, senza sapere che cosa fare. Non sapeva che dire, dove guardare, come camminare. Parlare di cose strane era sconveniente, parlare della morte era impossibile ed impossibile era tacere. “Se lo guardo penserà che l’osservo, che ho paura; se non lo guardo penserà che ho la mente altrove; se cammino in punta di piedi gli dispiacerà; e se cammino come se niente fosse sembrerò brutale”. Kitty non pensava a sé, non ne aveva il tempo; pensava a lui.