Maicol Cortesi – Società
Le regole, i dogmi la burocrazia il controllo, tutti oggetti che inquinano i miei pensieri.
Le regole, i dogmi la burocrazia il controllo, tutti oggetti che inquinano i miei pensieri.
Il Nord-Est italiano è una terra promessa non mantenuta.
Non passa giorno, che in Italia non si parli politicamente della giustizia; che non si dica che l’articolo 513 del Codice non è sufficientemente garantista e va rivisto; che gli avvocati non facciano sciopero. I giudici e gli uomini delle forze dell’ordine sono presi di mira, sbeffeggiati, accusati di essere dei persecutori, espressione di un potere incontrollato, quando non addirittura assassini. In America una simile situazione sarebbe inconcepibile per l’opinione pubblica; in Italia, invece, digeriamo tutto.
Medici, avvocati, magistrati, idraulici, carpentieri, falegnami insomma per tutte le professioni e mestieri, per esercitare al meglio la relativa attività, è necessario avere avuto una formazione professionale. Per un politico, in generale, non si richiede una istruzione politica. Basta essere eletto dai votanti. Quindi anche un “Pinco Pallino” qualsiasi potrebbe occupare una poltrona in Parlamento. Purtroppo, diversi casi eclatanti, hanno inquinato il Parlamento italiano.
L’anima diviene guerriera quando capisce di essere una fragile e rara essenza che va protetta.
Perché nessuno indaga nei fatti a fondo e si tira ad indovinare auto-autorizzandosi a giudicare. E il mondo casca, casca il mondo in questo giudico-girotondo.
È meglio rimanere semplici, forse fuori moda, ma fedeli a se stessi. Che essere manovrati da sistemi sociali antieducativi e conformistici, che ci rendono oggetti di omologazioni di massa.