Maicol Cortesi – Società
Ho un pensiero mio e continuerò ad averlo finche vedrò ipocrisia negli occhi delle persone.
Ho un pensiero mio e continuerò ad averlo finche vedrò ipocrisia negli occhi delle persone.
La società ha inizio a partire da due individui, quando il rapporto tra questi individui modifica il loro comportamento.
Io credo che la civiltà sia una patina molto sottile, come la doratura di un orologio da poco, che poi con l’acqua o semplicemente col tempo o alla prima grattata contro un muro va via e lascia vedere cosa c’è sotto: il grigio e il freddo dell’acciaio.
Se io infilo il portafogli nella tasca posteriore dei jeans e qualcuno me lo ruba, la colpa non è mia che avrei dovuto evitare di portarlo nella tasca posteriore, ma è di chi ruba. Questo è il problema della società attuale: il male deve essere punito, non l’ingenuità.
Innamorati che uccidono quello che reputano il loro amore, mariti che uccidono le mogli, padri che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori, fratelli che ammazzano i fratelli, ladri che ammazzano i derubati, criminali che sopprimono i poliziotti, poliziotti che sopprimono i criminali e perfino adolescenti che per gioco o per pochi soldi strangolano e sgozzano i loro coetanei. Mi domando chi sia stato a definire l’uomo un animale razionale.
Il mondo non solo è più bizzarro di quel che supponiamo, ma è anche più bizzarro di quello che potremmo supporre.
È dai falliti e dagli sconfitti di una civiltà che se ne possono meglio giudicare le debolezze.