Maicol Cortesi – Società
Scendete tutti a terra, se no come fate a stringervi la mano?
Scendete tutti a terra, se no come fate a stringervi la mano?
I sistemi democratici procedono diversamente, perché devono controllare non solo ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Lo Stato non è in grado di garantire l’obbedienza con la forza e il pensiero può portare all’azione, perciò la minaccia all’ordine deve essere sradicata alla fonte. È quindi necessario creare una cornice che delimiti un pensiero accettabile, racchiuso entro i princìpi della religione di Stato.
Nelle aristocrazie il principe non si fa eleggere, è lui che elegge il suo popolo. In democrazia il popolo è bastonato su mandato del popolo. È la pratica certosina dell’autoinganno. Si dice che il trenta per cento sia astensionismo. Nego, tutto è astensionismo. Sono comunque voti sprecati.
Mettetevi buffi, ridicoli, superati costumi locali. E saprete di nuovo chi siete.
Oggi il nome “democrazia” è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.
L’eroismo non è il metro con cui si misura un uomo, il martirio non è il requisito necessario a giudicarne i valori, i rituali grotteschi non bastano a vanificare un sogno.
Non bastano gli aiuti a “distanza” che sono molto importanti, detto francamente servono anche a sentirci a posto con la coscienza. Occorre anche l’impegno, “l’operatività” delle nostre braccia. C’è un vicino che ha perso il posto di lavoro, un donna che è rimasta vedova con dei figli piccoli, un uomo che vive per strada, un disabile che nessuno vuole assistere: sbracciamoci, operiamo.