Manuel Cappello – Poesia
Leggere di uccelli è uno stormo, che entra nella testa. Chi sbaglia paga.
Leggere di uccelli è uno stormo, che entra nella testa. Chi sbaglia paga.
La poesia è tutto il tesoro di un poeta, fino a quando, lei stessa può essere scoperta.
Può accadere che d’improvviso mi arrivi una chiamata in piena notte, uno squillo da molto molto lontano, dal passato, o dal futuro. Allora mi sveglio, alzo la cornetta e rispondo con una poesia.
Quando pensi di fare poesia, scrivi solo dei versi.
La strofa è la comunità dei versi.
Il poeta vive nel mondo “reale”. Lo si teme perché mette l’uomo col naso nelle sue caccole. L’idealismo umano cede di fronte alla sua probità, alla sua inattualità (la vera attualità), al suo realismo che la gente considera pessimismo, al suo ordine che chiama anarchia. Il poeta è antiprotocollare. Si è creduto per molto tempo che fosse il capo del protocollo della inesattezza. Il giorno in cui il pubblico ha capito quello che era veramente, lo ha temuto.
Il poeta può sopportare tutto, tranne un errore di stampa.