Mara Faggioli – Abbandonare
Non abbandonarmi, Musa Erato, nel buio della notte inseguo la tua luce ma, sovente, come cieca vado errando.
Non abbandonarmi, Musa Erato, nel buio della notte inseguo la tua luce ma, sovente, come cieca vado errando.
Sapeva che se ne sarebbe andata, perché nei suoi occhi c’era solo il cielo.
Spesso possiamo renderci più utili agli altri togliendoci di mezzo.
Limitare i gesti e le parole. Perché? Se io ti parlo e tu mi parli, se io ti cerco e tu mi cerchi, è come se ci incontrassimo da qualche parte, chissà forse tra realtà e sogno, fosse anche solo nel pensiero, solo? Ma lì ci siamo già, io e te, e sempre ci sorridiamo, ché tanto ci siamo trovate anche prima di saperlo. Ma cercarci, che male c’è?
Non c’è niente che sia per sempre.
Oltre l’orizzonte dimenticherò il tuo nome, ma ogni volta che m’incammino l’orizzonte si allontana.
Mi mancano i miei genitori, eppure abito con loro…