Marc Levy – Libri
Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà, nell’inferno, il mio angolo di Paradiso.
Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà, nell’inferno, il mio angolo di Paradiso.
L’ultima luce, nell’ultima finestra, si spegne. Solo l’inarrestabile macchina del mare continua a svellere il silenzio con la ciclica esplosione di onde notturne, lontane ricordanze di tempeste sonnambule e naufragi di sonno.Notte sulla locanda Almayer.Inarrestabile notte.
Come ci si innamora?Si casca? Si inciampa, si perde l’equilibrio e si cade sul marciapiede sbucciandosi un ginocchio, sbucciandosi il cuore? Ci si schianta per terra sui sassi o è come rimanere sospesi oltre l’orlo del precipizio, per sempre? So che ti amo quando ti vedo, lo so quando ho voglia di vederti… non un muscolo si è mosso, nessuna brezza agita le foglie, l’aria è ferma, ho cominciato ad amarti senza fare un solo passo, senza neache un battito di ciglia, non so neppure quando è successo… sto bruciando, vedrai è quello che capita, è quello che importa… sto bruciando… i miei pensieri straripano furiosi, mi sto innamorando, tipica scelta stupida, eppure l’amore mi tormenta come fosse dolore…
La perdita dell’esclusività non era facile da accettare.
Josh pensò che gli esseri umani sono strane creature. Sono tante cose diverse allo stesso tempo, e provano emozioni così contrastanti.Amore e odio, gioia e disperazione, coraggio e paura. Come se fossimo grandi dischi che ruotano, di tutti i colori possibili e immaginabili, sui quali la luce si sposta di continuo, danzando. Rivide tutti quei volti, giovani e vecchi, che ridevano e piangevano. Sembrava che l’età non contasse: a diciassette o a settanta, il disco era sempre lì che girava. Forse con il passare del tempo diventava un po’ più semplice riconoscere i colori e sapere con certezza cosa stavi guardando e cosa significava quello che vedevi.
Non conosco nessuno che valga d’Artagnan!
Fino a tanto che avrete qualche cosa di vostro, e che il vostro livore contro il borghese non proverrà da altro che dal vostro rabbioso bisogno d’essere borghesi a vostra volta, non sarete degni mai della felicità.