Marcel Proust – Paradiso & Inferno
I veri paradisi sono i paradisi perduti.
I veri paradisi sono i paradisi perduti.
Quando non ci sarò più, quasi certamente mi spetterà l’Inferno. Però, il Superiore non potrà rinfacciarmi di non aver provato a fare nulla. Su questo ci discuterei.
Gratuitamente si può andare solo all’inferno.
L’inferno è qui: è tutt’intorno a noi, e lotteremo per cogliere ogni briciola di paradiso.
Se non ci fosse l’abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte – cioè, a tutti gli uomini.
Sai, la vita è un giardino dove ogni giorno noi piantiamo e raccogliamo fiori che la fanno migliore. E può anche darsi che In ceri giorni, diventa tutto un deserto di disordini, dove regna il caos e l’armonia del verde, e della rifiorita “scompare”. Ma sono i problemi, le difficoltà che l’appesantiscono rendendola cupa e nera, rendendola in certi giorni invisibile. Tutti abbiamo problemi e tutti affrontano difficoltà, ma non tutti si abbattono quando i giorni si anneriscono. Quindi diamoci forza, rimbocchiamoci le maniche e diamo ai giorni avvenire la possibilità di viverci e di viversi, perché il tempo passa e non aspetta nessuno. Vivi. Ora. E le difficoltà diventeranno tenui fiori di campo che fioriscono al primo raggio di sole.
Nessun prezzo è mai abbastanza per l’amore, nessun inferno è tanto crudele per il paradiso. Niente è tale da far rinunciare a tutto.