Marcello Scuderi – Vita
Quando vedi il mondo correrti incontro, china il capo, e corrigli incontro più forte che puoi…
Quando vedi il mondo correrti incontro, china il capo, e corrigli incontro più forte che puoi…
Tutto è volubile, ma il bello delle mutazioni sono l’Armonia in Amore.
La vita vista da un semaforo: parti, rallenti e ti fermi.
La solitudine non sempre è visibile, essa regna nell’anima.
Stanotte cercheremo di intravedere qualche stella cadente,le lacrime di San Lorenzo sono pronte a discendere,insieme, abbracciati,guardandoci negli occhi,ci stringeremo e saremo pronti ad esprimere un desiderio!
La vita è un circo. E noi siamo i trapezisti lanciati su una fune a sfidare l’universo. Quale sarà la nostra sorte? Ci faremo risucchiare dal limbo e cadremo o avremo la forza di rimanere in equilibrio?Vivere è avere la forza di trovare la propria strada che conduca con dignità dall’altra parte della fune.
Perché influenzare un individuo vuol dire trasfondergli la propria anima. Egli non pensa pensieri naturalmente suoi, e non arde delle proprie naturali passioni. Le sue virtù non sono una realtà, e i suoi peccati, ammesso che i peccati esistano, sono presi a prestito. Diventa l’eco della musica di qualcun altro, l’attore di una parte che non fu scritta per lui. Lo scopo della vita è lo sviluppo del proprio io. Il completo sviluppo di se stessi – ecco la ragione d’essere di ognuno di noi. Gli uomini oggi hanno paura di se stessi. Hanno dimenticato i doveri più sacri; quelli che si hanno verso di sé. Sono caritatevoli. Nutrono chi ha fame, e vestono chi è nudo. Ma il loro spirito è affamato e ignudo. La nostra razza non ha più coraggio. Forse in fondo non ne ha mai avuto. Il terrore della società, che è la base della morale; il terrore di Dio, che è il segreto della religione: questi sono i sentimenti che ci dominano. Eppure io credo che se un uomo dovesse vivere la vita pienamente e completamente, desse forma a ogni sentimento, espressione a ogni pensiero, realtà a ogni sogno, credo che il mondo si rinsanguerebbe di un così puro fiotto di gioia, che dimenticheremmo tutte le malattie del medievalesimo, e torneremmo all’ideale ellenico – e forse a qualche cosa di migliore e di più ricco dell’ideale ellenico. Ma anche il più coraggioso di noi ha paura di se stesso. Le automutilazioni del selvaggio si ritrovano tragicamente nella autorepressione che martirizza la nostra vita. Siamo puniti per quello che rifiutiamo a noi stessi. Ogni impulso che tentiamo di soffocare, germoglia nella mente, e ci intossica. Il corpo pecca una volta, ed il peccato è finito, perché l’azione è un modo di purificazione. Non rimane che il ricordo del piacere, o la voluttà di un rimpianto. L’unico modo di liberarsi da una tentazione è cederle. Resistete, e vedrete la vostra anima intristire nel desiderio di ciò che s’è inibito, di ciò che le sue leggi mostruose hanno reso mostruoso e illegale. Dicono che i grandi eventi dell’umanità si svolgono nello spirito. Ed è nello spirito, solo nello spirito, che si commettono i grandi peccati dell’umanità.