Marco Alberici – Antichi aforismi
Non sarebbe forse nessun eroe, se gli mancasse la speranza di godere degli onori e dè vantaggi che accompagnano l’eroismo.
Non sarebbe forse nessun eroe, se gli mancasse la speranza di godere degli onori e dè vantaggi che accompagnano l’eroismo.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e comparativo, e quasi sempre in positivo: poiché il superlativo ha molte volte dell’ampolloso, dell’adulatorio, dell’agro o dell’affettato; il comparativo ordinariamente è odioso, spiacente o ardito; ed il positivo e si, sincero e netto, almeno più degli altri due.
Allorquando qualcuno, in momento propizio, mi propone qualche affare a voi necessario, non differite.
Quelle eroiche virtù, che tanto segnalarono gli antichi greci e romani, non erano che un frutto di quelle massime colle quali venivamo educati.
Piacerà sempre poco agli altri ci piace troppo se stesso.
Salute a te, luna nuova, gioiosa fanciulla del mio amore! Salute a te, luna nuova, gioiosa fanciulla della grazia! Tu segui il tuo corso, tu ci mostri il volto splendente o luna nuova delle stagioni! Tu, vergine regina dell’ispirazione. Tu, vergine regina della fortuna. Tu, vergine regina, amata luna nuova delle stagioni!
Quel militare eroismo, che tanto si celebra gli uomini, se stendesi più oltre che a difendere la propria patria, degenera in fanatismo il più fatale che possa essere pel genere umano.