Marco Cirino – Morte
Non c’è nulla di maestoso, glorioso o romantico nella morte.
Non c’è nulla di maestoso, glorioso o romantico nella morte.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
Nel cuore le persone non muoiono mai.
Due ragioni mi hanno sempre reso simpatica la cremazione: la prima è che adoro il caldo; la seconda, la prospettiva di fregare i vermi.
Chi pensa a quel che dirà in punto di morte vuol dire che non ha nient’altro cui pensare.
Quando il nulla passerà sopra i miei passi, quando il mio respiro si perderà nel vento, ritornerò alla mia dimora. Nessun legno né metallo saranno il mio giaciglio, mi presenterò alla grande falce come un piccolo pezzo di terrache ritorna alimento. Tra pianti e sorrisi mi accoglierà in grembo.
Tale morte ha in sé l’essenza dell’eterno… Il pensare è una conseguenza della paura. Più paura hai – più pensi!Ma è l’amore che dissolve la paura, cosi come la luce annienta l’oscurità.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
Nel cuore le persone non muoiono mai.
Due ragioni mi hanno sempre reso simpatica la cremazione: la prima è che adoro il caldo; la seconda, la prospettiva di fregare i vermi.
Chi pensa a quel che dirà in punto di morte vuol dire che non ha nient’altro cui pensare.
Quando il nulla passerà sopra i miei passi, quando il mio respiro si perderà nel vento, ritornerò alla mia dimora. Nessun legno né metallo saranno il mio giaciglio, mi presenterò alla grande falce come un piccolo pezzo di terrache ritorna alimento. Tra pianti e sorrisi mi accoglierà in grembo.
Tale morte ha in sé l’essenza dell’eterno… Il pensare è una conseguenza della paura. Più paura hai – più pensi!Ma è l’amore che dissolve la paura, cosi come la luce annienta l’oscurità.
Tra me e me dicevo che anche la morte del corpo a giudicare da quello che avevo visto, era in sé una punizione sufficiente, assolveva tutto.
Nel cuore le persone non muoiono mai.
Due ragioni mi hanno sempre reso simpatica la cremazione: la prima è che adoro il caldo; la seconda, la prospettiva di fregare i vermi.
Chi pensa a quel che dirà in punto di morte vuol dire che non ha nient’altro cui pensare.
Quando il nulla passerà sopra i miei passi, quando il mio respiro si perderà nel vento, ritornerò alla mia dimora. Nessun legno né metallo saranno il mio giaciglio, mi presenterò alla grande falce come un piccolo pezzo di terrache ritorna alimento. Tra pianti e sorrisi mi accoglierà in grembo.
Tale morte ha in sé l’essenza dell’eterno… Il pensare è una conseguenza della paura. Più paura hai – più pensi!Ma è l’amore che dissolve la paura, cosi come la luce annienta l’oscurità.